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Desiderava quello sconosciuto, con ogni terminazione nervosa, del suo corpo.

Solo una voce, ma che le attraversava l'anima e riusciva di nuovo a scuotere quel corpo ormai morto, credeva lei.

Un incontro virtuale, non uno dei tanti, non due chiacchiere annoiate, ma quell'incontro che l'avrebbe riportata alla vita.

Un incontro che avrebbe sconvolto ogni piccola convinzione, annidata dentro di lei.

Quell'incontro che le avrebbe fatto prendere consapevolezza che tutto muta in ogni istante.

Riscoprire l'amore, la passione, il desiderio, la fantasia.

Sandro, un metro e ottanta di sicurezza, massiccio nel suo fisico da rugbista. Uno sguardo severo, profondo, di chi ti legge dentro, due occhi verdi che svuotano l'anima.

Pelle chiara sotto il suo caschetto nero, occhi nocciola lei. Piccola nel suo metro sessanta, grande nella sua bontà, bella la sua fame di giustizia e comprensione, curiosa sempre come una bimba, Sofia è il suo nome.

Due vite opposte, due città opposte.

Catania e Palermo, fanno da cornice a una storia nata forse per noia, forse per solitudine, ma che si trasforma in "identità del volere".

Il mondo virtuale e la realtà moderna, nella società di oggi.

Il virtuale che allontana dalle emozioni, dal senso di comprensione, dal contatto reale delle anime.

L’amore è quel respiro di vento che fa volare due anime.

Ognuno ha il diritto di viverlo, sia esso per un attimo o per sempre.

Non importa come lo incontri, lo senti. Non importa il tempo e lo spazio.

Importa come lo vivi, come lo accogli, dal profondo di te stesso.

Anima e corpo, pelle e cuore, dicotomie infinite. Siamo, anima e corpo, pelle e cuore.

Quella pelle che ha bisogno di un abbraccio, del contatto fisico. Siamo materia.

A volte, il bisogno del contatto fisico, distrugge gli incontri profondi che facciamo con il cuore, quegli incontri che ognuno di noi desidera fare nella propria vita.

Incontri che se avvengono, ti svuotano, ti rendono vulnerabile ma felice, tanto che il cuore batte fino a sentirlo scoppiare.

Un abbraccio che ti avvolge. Un'anima che trapassa la tua.

Il desiderio carnale, anche quando la carne è lontana.

Il loro, fu quasi uno scontro corporale nella ricerca di una pienezza di cui, talvolta, soltanto gli amanti riescono a scorgerne, il profilo.
Sentiva per quell’uomo l’attrazione carnale per la bellezza del singolo corpo, alla fruizione del bello ideale, colto nella purezza della sua essenza.
Non era solo il corpo fisico che aveva visto in lui, non era solo quello che la eccitava, non era solo quello che voleva, ma anche il suo desiderio, il suo sguardo, la sua potenza e prepotenza, la sua sicurezza, la sua aura impenetrabile e al tempo stesso seduttiva, quello sguardo profondo, imperturbabile, misterioso di chi ti dà l’impressione che tutto ciò che ti farà vivere sarà indimenticabile.
Voleva la sua essenza, perché lei l’aveva vista, l’aveva percepita , gli era entrata dentro.
Incontrando quell’uomo, si rese conto di aver incontrato l’altra parte di se stessa, quella metà anticonformista, ambiziosa, coraggiosa, consapevole di chi fosse e dove stesse andando, quell’uomo era il suo specchio e lei ancora non lo sapeva.
Una lunga, quasi interminabile corsa in autostrada, un’audacia quasi sfacciata quel giorno prese il posto di una triste e timida sofferenza.

Si sentiva una giumenta imbizzarrita, ma felice, rinata.